martedì 17 giugno 2008

I pinguini volano? Cortometraggio

Torniamo ad aggiornare l'angolo dell'animazione 3D con un documentario comico sulla domanda: I pinguini volano? Davvero molto spassoso.

mercoledì 4 giugno 2008

Garofalo Ferrara - 5 aprile – 6 luglio 2008

La prima opera del Rinascimento italiano giunta in Russia, all’epoca di Pietro il Grande - sia pure con l’erronea attribuzione a Raffaello – è stata un dipinto del ferrarese Benvenuto Tisi detto il Garofano.
Era quasi inevitabile che la prima mostra realizzata a Ferrara da Ermitage Italia – la filiale italiana del grande museo russo, inaugurata nella città estense il 20 ottobre del 2007, quale importante centro di studi e di ricerche italo russo – fosse dedicata a Garofalo, uno dei principali protagonisti della cultura figurativa ferrarese del Cinquecento, di cui il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo conserva un importante nucleo di opere e di cui restano testimonianze nei principali musei del mondo.

Sarà dunque allestita nelle splendide sale del Castello Estense, dal 5 aprile al 6 luglio 2008, la prima mostra monografica su Benvenuto Tisi (Ferrara 1481 – 1559).
Molti capolavori di Garofalo si conservano ancora in città – e nell’occasione potranno essere apprezzati in un itinerario tematico che consentirà di vedere anche opere altrimenti non fruibili - ma molti altri, ormai da secoli, hanno lasciato Ferrara, in seguito alla famosa devoluzione del 1598, a svariate vendite e, non ultimo, alle requisizioni napoleoniche.

Grazie alla collaborazione con le più importanti istituzioni europee – dalla National Gallery di Londra allo Staatliche Kunstsammlungen Gemäldegalerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi al Kunsthistorishes Museum di Vienna, dalla Galleria Borghese e dai Musei Capitolini di Roma fino al Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte – questi lavori dispersi faranno ora ritorno nella città degli Estensi, ove furono concepiti e ove contribuirono a quel clima di rinnovamento che caratterizzò il ducato nell’ultimo secolo di fulgore.
Data Inizio: 05/04/2008 Provincia: Ferrara
Data Fine: 06/07/2008 Regione: Emilia Romagna
Costo del biglietto: 10,00 euro Orario: Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30
Prenotazione: Facoltativa Telefono: 199.411.120
Città: Ferrara Sito Web: http://www.mostragarofalo.it/
Luogo: Castello Estense

martedì 3 giugno 2008

Corto: Il bruco confuso


Dopo la lumaca turbo ecco un nuovo corto: il bruco confuso. Un altro simpatico esempio di animazione sviluppata in digitale! Davvero simpatico.

martedì 27 maggio 2008

Henri de Toulouse-Lautrec


Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) è un pittore francese, tra le figure più importanti del panorama artistico di fine '800.
Nato da una famiglia di origini nobili ebbe fin da piccolo un cagionevole stato di salute, inoltre all'età di 13 anni si ruppe entrambi i femori. Le sue gambe non guarirono del tutto e smisero di crescere; così da adulto era alto 1,52 m, ma gli arti inferiori erano quelli di un bambino. Queste menomazioni lo spinsero ancor di più a concentrarsi nel campo artistico, diventando un talentuoso pittore e ritrattista, sulla scia dei colleghi impressionisti (fu un grande ammiratore di Cézanne, Renoir, Manet e in particolar modo di Degas). Henri conobbe e diventò grande amico di Van Gogh, il quale gli fece scoprire la xilografia giapponese. Nel 1884 andò a vivere nel quartiere di Montmartre, un luogo di grande ispirazione e fermento non solo artistico, infatti Henri vi condurrà una vita molto intensa. Assiduo frequentatore di cabarèt, caffè e bordelli; ospite fisso del Moulin Rouge e di altri teatri e locali di Parigi tanto da venir definito "l'anima di Montmartre". Era inoltre un alcolista e soffriva di crisi depressive e nevrosi, tanto che sarà addirittura ricoverato in manicomio negli ultimi anni della sua vita. Dei suoi vent'anni di produzione rimangono ben 600 dipinti, ma Henri è ricordato soprattutto come uno dei più geniali grafici della storia dell'arte, soprattutto nell'uso della litografia. Spesso gli venivano commissionati manifesti pubblicitari per i locali parigini (alcuni riportati in questo post) ed Henri li rese dei veri capolavori entrati di diritto nella storia. Queste celeberrime "pubblicità" sono state, e sono ancor oggi, fonte di ispirazione per grafici; ma soprattutto sono entrate nell'immaginario collettivo. Con i suoi manifesti Henri ci racconta la vita della Parigi di fine '800, rendendo immortali tutte quelle figure umane (camerieri, ballerine, proprietari, clienti) rappresentative della Belle èpoque.
























lunedì 26 maggio 2008

Pallas - Beat the Drum



Pallas - Beat the Drum (1998)

Genere Progressive Rock / Progressive Metal

Band Prog inglese formatasi nel 1980 i Pallas possono essere considerati appartenenti alla corrente neoprogressive, simili ai Pendragon, ai Transatlantic (anche se molto più recenti come formazione) e ai Marillion.
Beat the Drum è il loro quinto album, ma è il primo ad avere un sound più tendente al prog-metal stile Dream Theater.
Suoni ricercati, rapidi e continui cambi ritmo, tastiere sempre in funzione: questi sono i Pallas.
Tracce da non perdere: Hide & Seek e Blood & Roses di cui posto il video Live a Glasgow del 2007.

Tracce:

1. Call to Arms (6.27)
2. Beat the Drum (9.17)
3. Hide & Seek (4.42)
4. Insomniac (7.40)
5. All or Nothing (4.53)
6. Spirits (5.41)
7. Man of Principle (5.43)
8. Ghosts (8.15)
9. Blood & Roses (4.52)
10. Wilderness Years (6.01)
11. Fragments of the Sun (8.01)

Durata 56 Minuti e 14 Secondi
Etichetta Inside Out


venerdì 23 maggio 2008

Pendragon - The Masquerade Overture



Pendragon - The Masquerade Overture (1996)

Genere Progressive Rock

Album capolavoro per la rock band inglese Pendragon, caratterizzata soprattutto per gli assoli virtuosi e la voce acuta di Nick Barrett (non Sid!).
Melodie quasi classiche, con orchestra e cori a più voci, ma anche tastiera, sintetizzatori, batteria e chitarra elettrica sono gli ingredienti delle 7 imperdibili tracce; suoni puliti e originalità sono gli aggettivi che meglio identificano tale produzione.
La traccia da ascoltare assolutamente è Masters of Illusion.


Tracce:

1. The Masquerade Overture (3' 02")
2. As Good As Gold (7' 15")
3. Paintbox (8' 36")
4. The Pursuit of Excellence (2' 36")
5. Guardian of My Soul (12' 39")
6. The Shadow (9' 54")
7. Masters of Illusion (12' 50")

Durata 56 Minuti e 56 Secondi
Etichetta Toff Records

giovedì 22 maggio 2008

Peggy: una vita per l'arte

Il 2008 è un anno importante per la Collezione Peggy Guggenheim: l’anno che celebra i 60 anni della Collezione a Venezia. Una lunga serie di eventi, mostre temporanee, conferenze e dibattiti, laboratori didattici, visite guidate gratuite, proiezioni di film in giardino e il concerto per il compleanno di Peggy, ripercorrerà i momenti che hanno segnato la vita della mecenate americana dal suo arrivo a Venezia nel 1948 attraverso la storia delle opere della sua Collezione, dei suoi amici artisti, del suo talento e della passione per l’arte. Partendo proprio dai contenuti delle due mostre temporanee, Coming of Age: American Art, 1850s to 1950s e Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte, questo ricco programma intende approfondire da una parte l’importanza dei legami tra Peggy e le avanguardie americane, e dall’altra la sua grande influenza all’interno del panorama artistico veneziano degli anni ‘40 e ’50, mettendo così in luce due diversi aspetti di quell’unica grande passione artistica che animò l’esistenza della straordinaria mecenate americana. Era il 1948 quando Peggy Guggenheim fu invitata da Rodolfo Pallucchini, allora Segretario Generale della Biennale di Venezia, ad esporre la propria già leggendaria collezione al Padiglione della Grecia, all’epoca impegnata nella guerra civile: per la prima volta in Europa il pubblico poteva ammirare le opere dei grandi rappresentanti dell’Espressionismo astratto americano, artisti quali Pollock, Gorky, Rothko. Appena un anno più tardi Peggy Guggenheim acquistava Palazzo Venier dei Leoni, prezioso scrigno sul Canal Grande che da allora custodisce la sua leggendaria collezione, la più importante in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del Novecento. Durante i trent’anni trascorsi a Venezia, Peggy ha continuato instacabilmente a collezionare opere d’arte e ad appoggiare artisti internazionali e locali, come Edmondo Bacci e Tancredi Parmeggiani. Nel 1969 Peggy decide di donare il palazzo e le opere d’arte alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, creata nel 1937 dallo zio Solomon per amministrare la propria collezione e il museo. Dal 1980, un anno dopo la scomparsa della collezionista americana, Palazzo Venier dei Leoni è divenuto un museo che oggi conta quasi 400.000 visitatori l’anno.
In occasione del 60° Anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, il museo ha organizzato una serie di iniziative didattiche dedicate alla propria fondatrice. Ogni ultimo sabato del mese alle 15.00 saranno infatti organizzati laboratori per bambini dai 4 ai 10 anni ispirati a Peggy, alla sua vita avventurosa, al Palazzo sul Canal Grande e al suo amore per l'arte e per la città di Venezia.
Dal 7 di gennaio, oltre alle attività destinate ai più piccoli, la Collezione Peggy Guggenheim organizza presentazioni gratuite per il pubblico adulto. Tutti i giorni alle 12.00 e alle 16.00 i visitatori potranno saperne di più sulla storia della famiglia Guggenheim, sui numerosi viaggi di Peggy tra Europa e Stati Uniti e sulle importanti amicizie della mecenate con gli artisti e gli intellettuali di tutto il mondo. Alle 15.30 il pubblico potrà invece ascoltare il racconto dell'arrivo di Peggy a Venezia, il suo rapporto con la città, con la Biennale e con gli artisti veneziani dei quali fu amica e collezionista.